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Jacopo Sansovino a Venezia

A partire dagli anni Sessanta del Quattrocento, giunsero a Venezia importanti personalità nel campo dell'architettura che contribuirono a modificare notevolmente il panorama corrente. Il sacco di Roma del 1527 determinò un'elevata fuga di artisti dall'odierna capitale, che giunsero nella città lagunare: arrivarono eminenti personalità, prima fra tutte quella di Jacopo Sansovino. Proprio all'architetto di origini fiorentine va riconosciuta la sistemazione del luogo simbolo di Venezia: Piazza San Marco. Con la realizzazione della Zecca, della Loggetta ai piedi del campanile e della Libreria Marciana, Sansovino diede una nuova impronta al luogo mitico per la città lagunare, dimostrandosi in grado di servirsi di molteplici linguaggi. Dal registro medio della Zecca si arriva a quello altissimo della Loggetta, che altro non è se non un arco di trionfo in miniatura, passando per quello intermedio della Libreria.

Venezia. Libreria Marciana

Venezia. Libreria Marciana

Ma gli interventi di Sansovino a Venezia sono numerosi e interessano anche altre zone oltre a piazza San Marco: basti pensare a palazzo Corner, affacciato sul Canal Grande e alla chiesa di San Francesco della Vigna. Sansovino intervenne nel cantiere della chiesa tra 1534 e 1558, anno in cui fu allontanato e sostituito da Andrea Palladio che si occuperà della facciata. L'interno presenta un'architettura semplice, basata su un'ampia navata centrale, affiancata da cinque cappelle laterali, che fa convergere l'attenzione del visitatore verso l'altare maggiore.